Ofelé fa 'l to' mesté

Questi versi sono la risposta "on-line" ad un amico di forum che, tra le altre cose, scriveva: "I Milanesi, che difficilmente potranno mai vincere ne' l'Oscar per la modestia ne' quello per la simpatia, hanno tuttavia un detto, coniato dal semplice buon senso, che dice: "Fale', fa'l tu' meste' ", pasticciere fai il tuo mestiere."

Ofelé fa 'l to' mesté

Che lo milanese sia
un bàuscia e un immodesto
e non brilli in simpatia,
non è cosa che contesto.

Ma confesso e pur l'ammetto:
sono milanese anch'io!
pur se non ne porto affetto
come pur non credo in Dio.

Non ho mai voluto avere
nè origini o radici
e perciò, no, non temere,
non ne faccio "buoni uffici".

Ma Milàn, come si dice,
l'è gran sempre un bel Milano
e 'l mio cuor mi contraddice
perchè, in fondo, è un ambrosiano.

Ed allora, amico caro,
riprendendo lo tuo scritto,
che con far canzonettaro
assomiglia a quel d'un citto,

devo far precisazione
(come leggi nell'oggetto)
dell'esatta trascrizione
del proverbio testè letto.

Dalle offelle arriva il motto
"ofelé fa il tuo mestiere"
e le offelle son pan cotto,
pane dello pasticcere:

fatte con la pastafrolla
e di forma quasi ovale
io le mangio e son satolla.
E' un biscotto eccezionale!

Ed or, prima d'andar via:
son bàuscia ed immodesta,
ma... almeno in simpatia
vorrei fare una protesta!