Gioco della rima

Quello "della rima" è un gioco che si faceva qualche tempo fa sul forum che frequento. Si trattava di comporre dei versi in rima con il limite di 12 ed il metro libero. In un primo tempo ciascun partecipante, a turno, proponeva un tema (ad esempio: "i fiori", oppure "il natale", ecc.); successivamente abbiamo pensato di eliminare il tema fisso, sostituendolo con delle parole obbligate; ogni forumista proponeva una parola che doveva essere compresa obbligatoriamente. Ne conseguì che parole come, ad esempio, "libertà", "amore", "rimpianto" dovevano essere abbinate a "spaghetti", "naftalina", "catarifrangente". Un bell'impegno!

Questi i miei versi:

Rime a tema fisso

Tema: Le caldarroste

Alla fiera di Santa Caterina
di caldarroste c’era un venditore,
intirizzito dentro una giacchina
con solo ‘l fuoco a riscaldargli il cuore.

“Ecco le caldarroste! Su, venite!
Tieni, piccina, prendi un sacchettino”
e mi porgea castagne abbrustolite
con un sorriso dolce, da bambino.

Ed oggi se risento quell’odore,
che credo nelle sagre ancor si sparga,
e di quei frutti assaggio lo sapore
rivedo quel sorriso e ‘l cuor… s’allarga.


Tema: I regali

Qual regalo migliore che donare la vita,
dopo che dalla mia ci sarà dipartita?
I miei occhi ad un cieco, per donargli un tramonto.
Il mio udito ad un sordo, per ridargli un confronto.

Le mie corde ad un muto, perché accenni un saluto.
Il mio cuore a un malvagio che l’amor non ha avuto.
Le mie gambe a uno storpio, per poter camminare.
La mia milza ad un bimbo, perché possa giocare.

E con questi regali, io regalo l’amore,
ma sarà sol per te il mio regalo migliore:
le mie labbra a nessuno, perché son solo tue
ed unite per sempre resteran su noi due.




Rime a tema libero, ma con parole obbligate

Parole obbligate: cavatappi - colla - ritaglio - ruscello - tenebroso - trappola

Malinconico rimpianto

Ti ricordi del concerto quella sera in primavera?
Si suonava ‘jazz aperto’ colla tromba Getzen ‘nera’
sulla riva di un ruscello: sette amici, un cavatappi,
vino rosso, lo spinello (non l’ho mai fumato, sappi!)…

Tenebroso mi guardavi, mi scioglievo piano piano
e poi mentre improvvisavi, l’altro prese la mia… mano.
Gliela diedi, or sono in gogna, nella trappola d’un topo;
mi donai senza vergogna, ma il buon senno viene dopo.

Di quel dì che mi rimane? e di te ancor che resta?
Niente più speranze vane nel rimpianto di una festa,
né un ritaglio piccolino del tuo cuore infranto e frale:
solo il sax, il mandolino e lo spartito musicale.


Parole obbligate: ambizioso - carburatore - felice - lepre - libro - mattino - penna - sotto - spaghetti

Omaggio a G.B.M.

Lunghi spaghetti i tuoi biondi capelli,
gocce di mare quegli occhi tuoi belli,
lepre spaurita, tigre alla bisogna,
luce al mattino per destar chi sogna.

Non superbisca il sole ambizioso
di trionfar tra le minori stelle,
chè sei ancor tu, col sorriso radioso,
carburatore del mio cuor ribelle.

Sotto il tuo cielo, felice io vivo,
metto il mio nome nel tuo libro dei guest,
uso il mio cuor come penna e lo scrivo,
dolce l’affido al vento caldo dell’est.


Parole obbligate: bicchiere - corvo - gemelli - incanto - libertà - naftalina - sbaglio - solubile

Anima candida

Non sbaglio quando dico che sei bella
coi tuoi capelli neri più d’un corvo,
quegli occhi tuoi gemelli da gazzella,
la libertà d’un animo mai torvo.

Solubile è il mio cuore in tua presenza:
si scioglie per incanto, per magia.
Di te oramai non posso più far senza:
t’innalzo il mio bicchiere, donna mia.

Or se potessi io ti metterei
in naftalina, sì, per conservarti
candida e fresca, come adesso sei.
Ma dimmi, come faccio a non amarti?


Parole obbligate: costa - furbo - mortadella - onda - ragno - scarponi - scintille - viaggio

Il Premier

Il furbo già in campagna elettorale,
tessuto ha la sua tela, come un ragno;
in onda ci ha proposto un madrigale
mettendo a scacco matto il suo compagno.

Ed io dovrei versare un tot per mille
con quel che l’IRPEF nuova già mi costa?
Mi metto gli scarponi, fo’ scintille:
due calci nel seder, la mia proposta!

Chi è costui che tutto ci ha salato
(tutto, tranne che il “viaggio” di Pannella)?
Romano Prodi, avete indovinato!,
ma per gli amici resta il “Mortadella


Parole obbligate: cuore - inferno - persiana - scala - spinterogeno - sposa

Dubbi... infissi

Come mia sposa, dopo il celibato,
ho scelto una bellissima Persiana.
Vivrò felice, oppur morrò beato?
Sarà una santa donna oppur mondana?

E il cuore suo, per me, farà scintille
più dello spinterogeno il ruttore?
E su una scala dallo zero al mille
quanto potrà durare il nostro amore?

E’ pure spendacciona. Che destino!
picchio su un tasto, ormai, che non governo;
rimango senza il becco di un quattrino
e il naufragar m’è dolce in questo inferno.


Parole obbligate: amore - canaglia - casupola - coriandoli - farfalla - pazzo - sera - sognare - sogno - spaghetti

Aria fritta

E’ proprio una simpatica canaglia
quel pazzo del mio “quarto” questa sera.
“Cucino io!” (che sogno!), ma si taglia.
(faccio buon gioco a una cattiva cera).

Poi “scuoce” mezzo chilo di spaghetti
dicendo: “amore, chi non fa non falla”
li scola , se ne prende cinque etti
e a me rimane solo una… farfalla.

Due cuori e una casupola? Un bel corno!
Non mi rimane altro che sognare
coriandoli e altre spezie cotte al forno
sopra un boccone d’aria da mangiare.